CAMPOBASSO. Michele Durante, esponente del Partito Democratico, ha annunciato la propria decisione di dimettersi dalla direzione del partito e di abbandonare la formazione politica in seguito a quanto definisce un "vergognoso modus operandi". Le sue dichiarazioni sono seguite a controversie riguardanti la selezione del candidato sindaco per Campobasso e la distribuzione delle deleghe da parte della neo-sindaca Marialuisa Forte.
Durante ha criticato aspramente il fatto che non siano state indette primarie per la scelta del candidato sindaco, una proposta da lui avanzata. Ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza nel processo decisionale, sottolineando che la sintesi tra le varie posizioni è stata poco chiara e non edificante.
La polemica è esplosa dopo che, nonostante la lista del Partito Democratico avesse ottenuto il maggior numero di voti al primo turno elettorale, è stato siglato un accordo con il cantiere civico di Pino Ruta. Questo accordo ha concesso al cantiere civico tre assessorati, rappresentando secondo Durante una significativa concentrazione di potere nelle mani di una figura influente.
"Marialuisa Forte avrebbe comunque vinto le elezioni senza l'accordo con Pino Ruta, considerato il debole candidato di centrodestra", ha affermato Durante, sottolineando che la sindaca ha vinto senza una maggioranza in consiglio comunale. Ha inoltre criticato il tentativo successivo di catturare consiglieri di centrodestra per garantire la stabilità dell'amministrazione.
Durante ha concluso le sue dichiarazioni condannando fermamente il metodo di fare politica adottato, che definisce corruttivo e suscettibile di disapprovazione da parte dei cittadini, con conseguente aumento dell'astensionismo e della sfiducia nell'ambiente politico. "Io non ci sto", ha affermato Durante, sottolineando la fermezza della sua decisione di lasciare il Partito Democratico.
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