Il burundiano è il nome nuovo nell’albo d’oro del Trofeo San Nicandro, la classica sui 10 km di Venafro che però passerà alla storia per il grande ritorno sulla ribalta di Yassine Rachik. Proprio in concomitanza con gli Europei di Roma il campione delle Fiamme Oro, che proprio nella rassegna iridata 2018 si mise al collo il bronzo in maratona, ritrova il suo antico ardore e chiude secondo a soli 22” da Niyomukiza, un primo passo per mettersi alle spalle i tanti problemi che hanno stoppato la sua carriera (parliamo di un corridore da 2h08’05” in maratona).
Niyomukiza, tesserato per l’Atl.Lib.Runners Livorno; ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 31’05” precedendo come detto rachik di 22”, terzo il kentano del Cosenza K42 Leonce Bukuru a 34”, davanti a Marouan Razine (Esercito) a 41” e ad Alessandro Giacobazzi (Aeronautica) a 51”.Vittoria burundiana anche fra le donne con Elvanie Nimbona (Carmax Camaldolese) prima in 35’15” precedendo di 1’56” la ruandese Clementine Mukandanga (Gs Orecchiella) e di 3’09” Francesca Palomba (Caivano Runners).
E’ stata davvero una serata speciale per Venafro, ma forse ridurre tutto alla semplice corsa podistica (che ha avuto ben 364 atleti al traguardo) sarebbe riduttivo perché il Trofeo San Nicandro è un evento che coinvolge la città nell’arco dell’intero weekend, anzi della settimana, abbracciando tanti punti quali sport, turismo, promozione territoriale, cultura, arte. Tutte collegate attraverso varie iniziative grazie anche alla partecipazione attiva delle istituzioni locali ma anche di associazioni quali Venafro da Scoprire, la Bottega Art e Teka. Senza dimenticare tutti i partner che hanno supportato l’Atletica Venafro, come la Fondazione Neuromed. Appuntamento alla prossima edizione, un altro capitolo importante per l’atletica molisana e non solo.
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