Il CIS per determinare un cambio di passo per il Molise: intervista a Giuseppe Notartomaso e Nunzio Marcelli - Molise Web giornale online molisano
Venerdì - 22 Novembre 2024

Il CIS per determinare un cambio di passo per il Molise: intervista a Giuseppe Notartomaso e Nunzio Marcelli

Il CIS ( Contratto Istituzionale di sviluppo ) può determinare un cambio di passo per una regione qual è il Molise? Ne parliamo con Giuseppe Notartomaso e Nunzio Marcelli. Ne sentirete delle belle!

Il CIS compie 5 anni. Il 3 maggio 2019, la firma della delibera che consentì l’8 maggio 2019, la firma del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dette inizio dell’iter che ha portato all’approvazione dei progetti di sviluppo proposti in tempo record dal territorio: comuni, associazioni, imprese, consorzi. Una lista di interventi che oggi vede il raggruppamento costituito da Technital (capogruppo), Stefano Boeri Architetti, Cooprogetti, MATE Società Cooperativa, Studio Silva S.r.l., Architetto Luigi Valente, Geoprove e Nostoi, incaricato del Masterplan per il recupero dei tratturi molisani. La valorizzazione e il potenziamento dell’offerta turistica nel contesto del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) Molise, ha l’obiettivo di recuperare i tratturi – gli antichi percorsi della transumanza, pratica che dal 2019 è diventata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO – e metterli a sistema con i borghi storici molisani. 

Grande scetticismo ci fu intorno alla proposta del Sindaco di Campodipetra, Giuseppe Notartomaso, di unire in rete e in un solo grande progetto circa 60 comuni molisani. Un lavoro certosino e di squadra ebbe la meglio e oggi quel sistema tratturale che rappresenta un frammento di storia che ha attraversato almeno sette secoli, tanto da essere considerato uno dei più significativi monumenti della storia economica e sociale dell’Appennino Abruzzese-Molisano e del Tavoliere delle Puglie è diventato realtà. Uno scrigno di biodiversità che attraverso i tratturi, ove le greggi si spostavano lungo il territorio italiano ed europeo, creando sentieri naturali, si son tracciate, durante le migrazioni dalle grandi mandrie che popolavano l’Europa meridionale dall’inizio dell’Olocene, per poi essere gestite e rinfoltite dai Romani per primi, le vie di collegamento dei centri urbani. Un progetto ambizioso che seppur la rete dei percorsi tratturali vede una frammentazione generale e una perdita delle originali caratteristiche identitarie rappresenta fonte di rigenerazione del collegamento Puglia, Abruzzo e Molise, per un totale di 325Km di percorsi.

Nello specifico, l’intervento mira a collegare i sentieri regionalmente e nazionalmente – trasformandosi in un sistema di 2631 ettari di corridoi ecologici della biodiversità – ricomponendo i sedimi, oltre a definire le linee guida per la gestione, con nuove modalità di cogestione pubblico-privato e il rilancio del ruolo dell’operatore agricolo quale figura centrale per il mantenimento nel tempo delle caratteristiche del tratturo. Opere per circa 130 milioni di euro che presto potranno essere appaltate e ridare ossigeno a una regione che dello spopolamento e dell’inerzia lavorativa ne fa un cruccio da risolvere. Sino a ora la politica ha condizionato la sua efficacia ma il tempo è garanzia di scelta e se fatta in coerenza con obiettivi e partecipazioni, a volte riesce a sfornare ciambelle dal perfetto buco. Di questo e non solo ne parliamo con il sindaco di Campodipetra, Giuseppe Notartomano, capofila del progetto e Nunzio Marcelli, pastore nonché cultore del paesaggio e della transumanza che nel dover lui merito per il valore aggiunto offerto al fine il riconoscimento Unesco di Bene Immateriale, ha decisamente condotto a e ogni grande progetto a tutela della pratica stessa, dei tratturi ma soprattutto del paesaggio che non potrà sopravvivere allo scempio dell’eolico selvaggio o della posa di pannelli fotovoltaici a discapito dell’agricoltura. Buonavisione!

di Maurizio VARRIANO

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