Inchiesta ‘Fuori dal coro' sulle liste d'attesa nella sanità molisana. Matarante: «Danno d'immagine, montaggio becero» - Molise Web giornale online molisano
Lunedì - 20 Maggio 2024

Inchiesta ‘Fuori dal coro' sulle liste d'attesa nella sanità molisana. Matarante: «Danno d'immagine, montaggio becero»

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La puntata dell'8 maggio della trasmissione di Rete4, condotta da Mario Giordano, ha posto sotto i riflettori una questione spinosa nel panorama sanitario del Molise: le liste d'attesa negli ospedali. Secondo quanto emerso, sebbene le liste siano formalmente chiuse, è possibile ottenere una prenotazione in pochi giorni pagando attraverso l'intramedia.

La dottoressa Grazia Matarante, Direttore Amministrativo dell'ASREM, ha risposto all'inchiesta di Mediaset esprimendo l'impegno dell'azienda nel fornire chiarimenti e affrontare le criticità riscontrate. Tuttavia, ha contestato la modalità con cui la trasmissione ha presentato la situazione, definendo la ricostruzione manipolativa e annunciando una diffida nei confronti della redazione per la potenziale creazione di allarme sociale tra i cittadini.

Matarante ha sottolineato l'ampio impegno profuso nell'ultimo semestre per migliorare il sistema delle liste d'attesa, ma ha anche riconosciuto che il problema è complesso e richiede tempo per essere completamente risolto. Gli operatori aziendali lavorano incessantemente per ridurre le liste d'attesa e uniformare le tempistiche per le prestazioni, ma ci sono sfide da affrontare, come la necessità di formazione degli operatori e l'adeguamento alle nuove policy.

La direttrice amministrativa ha inoltre respinto le accuse della trasmissione di Giordano, evidenziando come l'azienda abbia garantito offerte di prestazioni dove c'è disponibilità, e ha lamentato il taglio di alcune parti dell'intervista, sottolineando che la trasmissione ha omesso di riportare integralmente il punto di vista dell'ASREM.

Infine, Matarante ha rilevato il danno d'immagine subito dall'azienda a causa della trasmissione, definendo il montaggio dei servizi "becero" e sottolineando la necessità di restituire un messaggio chiaro sulla situazione. La diffida verso la trasmissione si basa anche sul potenziale impatto negativo sull'opinione pubblica e sulla creazione di allarme sociale.

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