Nel cuore dell'emergenza sanitaria, l'ospedale San Timoteo di Termoli si trova ad affrontare una crisi senza precedenti nel suo Pronto Soccorso. Lunedì 6 maggio, la situazione ha raggiunto livelli critici, tanto che è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine per calmare gli animi dei pazienti esausti dalle estenuanti attese.
Un cittadino ha denunciato di aver trascorso ben 13 ore in coda per ricevere 10 punti di sutura, un'attesa che ha messo a dura prova la sua pazienza e il suo stato di salute. Questo episodio mette in evidenza una realtà preoccupante: un solo medico e un'unica infermiera hanno dovuto affrontare un afflusso massiccio di pazienti, gestendo emergenze e urgenze in solitaria.
La situazione al Pronto Soccorso di San Timoteo riflette una carenza critica di personale medico e infermieristico nell'ambito dell'emergenza-urgenza. I professionisti sanitari si trovano costantemente sotto pressione, costretti a fare i conti con un numero di accessi ben superiore alle risorse disponibili.
Non è sorprendente, quindi, che anche i medici abbiano dovuto chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per mantenere la calma tra i pazienti. L'esasperazione di coloro che attendono ore interminabili per ricevere cure basilari è comprensibile, ma la situazione critica richiede soluzioni concrete e immediate.
È evidente che il sistema sanitario necessiti di un intervento urgente da parte delle autorità competenti. È indispensabile garantire un adeguato numero di professionisti e risorse per fronteggiare le emergenze in modo efficace e tempestivo. Altrimenti, episodi come quello vissuto al Pronto Soccorso di San Timoteo potrebbero ripetersi, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini.
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