Bandecchi arriva in Molise e urla contro la destra e la sinistra «Non avete fatto nulla» - Molise Web giornale online molisano
Sabato - 11 Maggio 2024

Bandecchi arriva in Molise e urla contro la destra e la sinistra «Non avete fatto nulla»

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“Destra e sinistra governano da decenni e non hanno fatto nulla. Voglio governare e lo potrò fare con l’Europa. Arriverò, con il mio movimento al 40%. Se non sarà così torneremo a votare. Con me solo persone che lavorano come faccio io. La gente non vota? È così ovunque e noi sfateremo e vinceremo l’astensionismo”. Dalla gente che lo accoglie, un nugolo di seguaci provenienti dalla sua città e pochissimi molisani al suo cospetto, sia a Isernia che Campobasso, la tappa di Bojano è stata cancellata per problemi di tempo, si potrebbe dire senza poter essere smentiti che i Molisani del Bandecchi sindaco non sanno proprio che farne. Dopo Lotito, Cesa, Berlusconi forse si comincia a essere stanchi di prenditori che del Molise conoscono solo la diligenza da assaltare, quella del voto per scranni sempre più alti. Arrivato a Isernia le televisioni private hanno assalito il camper bianco fiammante del miliardario proprietario di una università telematica con una sua tv web, che ben hanno garantito il buon andamento degli affari in varie sfere merceologiche. Lo si aspettava in Rolls Royce o in Ferrari, ma è arrivato in camper per poter comodamente servirsi di un ufficio elettorale coperto di stemmi inneggianti il movimento di Alternativa Popolare. Un movimento legato al Partito Popolare Italiano che di certo non è indipendente da schieramenti in quanto facente parte dell’universo del Partito Popolare Europeo. La moderazione non è certo il forte del movimento monocellulare che urla alla rivoluzione grazie a persone dal temperamento eccentrico, vulcanico, fuori e sopra dalle righe.

Il Molise ha reso lui un pizzico di calma e con veemenza delicata, evitando i contatti fisici che sono sicuramente il suo forte, il Banchecchi popolare, ha rimarcato differenze e necessità di un polo equilibrato, sic!  e popolare, sic!sic!. Contro la politica dei palazzi si è candidato in tutte le circoscrizioni quale capolista eccetto quella dell’Italia centrale nella quale ha candidato l’ex magistrato e presidente dell’Anm, Luca Palamara, che ancora non chiarisce del tutto i contesti in cui trovava spazio lavorativo a discapito della deontologia. Il 40% è raggiungibile grazie a un programma che è insito alla politica che da egli viene abiurata. Lotta allo spopolamento, industrie, recupero di aree abbandonate, indipendenza energetica, rispetto dell’ambiente per finire alla costituzione di un esercito europeo in simbiosi con la Nato, questo il programma “Bandecchiano”. Venire da lontano per imbonire pochi attenti uditori, quelli di Campobasso una trentina in tutto, con le stesse promesse che i molisani ricevono tutti i giorni dalla politica locale, è sembrata davvero poca cosa. Ci si aspettava di più e sicuramente con toni decisamente diversi e più consoni alla pancia, come seppero fare i leghisti della Roma Ladrona o i 5 stelle dall’affaccio dai balconi di Palazzo Chigi. La parsimonia nel darsi, e lo sfarzo nascosto, questa volta non hanno subito scossoni, anzi li hanno lasciati verso la Campania che da qualche giorno, purtroppo, è alle prese con un vero terremoto e non con terremoti farsa di una politica che quel che dice oggi è vecchio già ieri. Le Europee saranno la tomba della politica che si vedrà costretta a ammainare la bandiera e mettersi in ginocchio nei confronti di un’astensione da capogiro. Bandecchi a parte, si spera che il livello si innalzi e che si torni a fare politica con senso e responsabilità. I cittadini non aspettano altro e forse se ciò un giorno accadrà, torneranno a suonare le campane del buon voto.

di Maurizio VARRIANO

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