Con un decreto dirigenziale, del 20 maggio, viene di fatto soppressa l'autonomia dell’Istituto campobassano Jovine. Questa decisione, che colpisce profondamente la politica locale, è vista come un attacco senza precedenti all'organizzazione scolastica del capoluogo.
"La politica ha la competenza per decidere del futuro della Scuola", afferma Praitano, criticando aspramente l'intervento della dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale (USR), dottoressa Chimisso. "Mai un dirigente dell'USR è entrato così a gamba tesa sull’aspetto organizzativo della scuola", continua, evidenziando l'inaspettata e contestata soppressione dell'autonomia di un istituto scolastico storico e socialmente strategico come il Jovine.
La recente nomina della dottoressa Chimisso, avvenuta poco dopo le sue dimissioni dalla segreteria del PD e il successivo incarico ricevuto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) per guidare l'USR Molise, solleva ulteriori dubbi. Praitano insinua che ci sia una connessione tra il suo passato politico e le decisioni tecniche prese, che sembrano ignorare le istanze promosse dall’Amministrazione comunale durante le animate discussioni pubbliche.
Nonostante le proteste e le assemblee comunali e provinciali, la gestione del dimensionamento scolastico da parte dell’USR Molise appare disinteressata agli interessi della comunità di Campobasso. "Ci chiediamo se possa essere un caso che abbiano cancellato tre istituzioni scolastiche di cui due a Campobasso e una a Ripalimosani, senza toccare nessuna di quelle insistenti sui territori di Termoli e Venafro," aggiunge Praitano, mettendo in discussione la distribuzione delle soppressioni.
In chiusura, Praitano si interroga sulla reazione del centrodestra, che si prepara a candidarsi per governare la città di Campobasso. "Ci domandiamo se il centrodestra insorgerà di fronte a questo abuso oppure si piegherà supinamente a una gestione politica che isola e penalizza ancora una volta il capoluogo molisano," conclude, invitando alla riflessione sull'operato dell'USR e sulla necessità di una difesa più vigorosa degli interessi dei cittadini di Campobasso.
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