Nuovi scenari evolutivi proposti dalla candidata sindaca della coalizione progressista per la zona del capoluogo con duecentocinquanta imprese e oltre duemila lavoratori
CAMPOBASSO. Con duecentocinquanta aziende e oltre duemila lavoratori, la zona compresa tra la città di Campobasso e il Comune di Ripalimosani rappresenta un punto di forza dell’economia su cui la coalizione progressista vuole puntare per aumentarne le potenzialità.
“Un’area che rappresenta il 20% delle attività produttive dell’intero territorio regionale, in base ai dati Cosib – ha spiegato la candidata sindaca Marialuisa Forte – nei settori industriali, artigianali e commerciale. Con oltre millesettecento addetti alle dirette dipendenze delle imprese e oltre trecento dell’indotto, l’area in questione, estesa per duecento ettari, rappresenta un punto di forza del capoluogo di regione la cui economia non è sostenuta solo dal pubblico impiego.
Duecentocinquanta aziende nate e cresciute nonostante le difficoltà dovute alla carenza di vie di comunicazione sia stradale che ferroviaria: è un tessuto di aziende familiari piccole, medie e grandi a partire da “La Molisana”, fiore all’occhiello dell’intera regione Molise. Duecentocinquanta aziende che producono beni e servizi, innovazione, occupazione e reddito per le famiglie operando in un’area che, tuttavia, non ha una precisa configurazione giuridica”.
Nel programma dell’area progressista, l’attenzione per questa preziosa area economica del capoluogo, fuori dal nucleo industriale Campobasso-Bojano, localizzato nella zona di Campochiaro, si traduce nella stipula di un accordo tra il Comune di Campobasso e il Comune di Ripalimosani per dar vita ad un soggetto giuridico autonomo.
“Si può pensare, ad esempio, ad un consorzio, così come previsto dall’articolo 31 del Testo Unico degli Enti locali, costituito dal Comune del capoluogo e dal Comune di Ripalimosani in cui coinvolgere la Camera di Commercio, l‘ente per eccellenza che si occupa dei servizi alle imprese, gli stessi operatori economici e le associazioni del partenariato sociale. Si tratterebbe di una struttura leggera – ha precisato la candida sindaca – uno strumento per configurare giuridicamente questa zona consentendole di partecipare ed accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei: l’obiettivo è quello di offrire infrastrutture e maggiori servizi alle imprese e ai lavoratori.
La finalità del consorzio, inoltre, sarà quella di garantire i servizi ordinari come la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, la raccolta differenziata, i trasporti già in fase di nuova programmazione grazie al bando aggiudicato per il trasporto pubblico urbano del Comune di Campobasso. Il consorzio servirà ad offrire servizi innovativi alle imprese riguardanti l’energia rinnovabile, le comunità energetiche, la banda larga e ultralarga, il 5G, ma anche asili, mense e soprattutto formazione per i lavoratori come anche servizi di ricettività a servizio di tutta la comunità rendendo l’area più appetibile. L’infrastrutturazione materiale e immateriale dell’area la renderà capace di attrarre nuove imprese, nuove idee e nuove forze. In tal senso i lavori per la tangenziale Nord, in via di realizzazione, e la rotatoria che permetterà da Ingotte di arrivare direttamente alla zona industriale, sono opere che agevoleranno la viabilità in quell’area.
L’obiettivo, come sempre, è migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini di Campobasso, di chi lavora in quell’area e degli operatori economici che garantiscono crescita e innovazione.
E’ evidente - ha sottolineato Marialuisa Forte – come queste siano proposte che sottoporremo all’attenzione degli operatori economici e del partenariato sociale per modificarle, affinarle e renderle pienamente fruibili a tutti: mi piace infine sottolineare come l’assenza di criminalità organizzata renda non solo migliore la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, ma anche maggiormente competitive le nostre aziende e maggiormente appetibile l’area in questione per attrarre nuovi insediamenti produttivi”.
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