Guerriero Sannita: al ballottaggio l'ago della bilancia è Pino Ruta - Molise Web giornale online molisano
Martedì - 18 Giugno 2024

Guerriero Sannita: al ballottaggio l'ago della bilancia è Pino Ruta

A pochi giorni dal verdetto delle comunali di Campobasso, il primo turno ha reso necessario il ballottaggio per l'elezione del nuovo Sindaco. I candidati in corsa sono Aldo De Bendittis, per il centrodestra, e Marialuisa Forte, per il centrosinistra. Tuttavia, è Pino Ruta, secondo il Guerriero Sannita, con il suo "brillante risultato" a rappresentare l'ago della bilancia. Giovanni Muccio, esponente politico del Guerriero Sannitico, ha inviato una nota che analizza le possibili mosse politiche "fondamentali" di Pino Ruta.

Secondo Muccio, Ruta ha davanti a sé tre opzioni: appoggiare ufficialmente De Bendittis del centrodestra, sostenere Forte del centrosinistra o astenersi, lasciando i suoi elettori liberi di scegliere. Questa decisione è cruciale, in quanto i "Cantieri civici", movimento a cui Ruta appartiene, non si identificano né con il centrosinistra né con il centrodestra, ma perseguono tematiche sociali che non sono generalmente al centro dei programmi delle coalizioni politiche tradizionali. Pertanto, Muccio sottolinea che essi dovrebbero sentirsi liberi di apparentarsi con chiunque sposi il proprio programma elettorale, o parte di esso.

La nota di Muccio evidenzia anche la complicata situazione elettorale di Campobasso, con la possibilità di un governo "anatra zoppa". Questo scenario si verifica quando una coalizione supera la soglia del 50%+1 con le proprie liste, ma il suo candidato sindaco non raggiunge la maggioranza assoluta. Se Forte dovesse vincere, si troverebbe a governare con una minoranza di consiglieri comunali, rendendo instabile il suo governo.

Muccio mette in guardia Ruta sui rischi di appoggiare Forte. Un "cantiere civico" che decidesse di sostenere la candidata del centrosinistra, non potrebbe sperare in un "salto della quaglia" dai consiglieri del centrodestra per garantire la governabilità della città. Senza questi passaggi, la durata del governo di centrosinistra sarebbe fortemente a rischio, come accadde nel 2012 a Isernia con l'Avv. Ugo De Vivo, sfiduciato a causa di una situazione analoga.

D'altra parte, Muccio vede rischi anche nella scelta di astenersi e lasciare liberi gli elettori di decidere autonomamente. Questa mossa significherebbe lavarsi le mani e abbandonare i punti cardine del proprio programma elettorale, rendendosi corresponsabili di qualsiasi risultato negativo per la città.

Al contrario, un appoggio al centrodestra potrebbe garantire stabilità e permettere di portare avanti molti progetti, grazie anche ai fondi del PNRR. Con una legislatura stabile di cinque anni, il "cantiere civico" avrebbe l'opportunità di concretizzare le proprie idee e contribuire significativamente al benessere della comunità.

In conclusione, Muccio invita Pino Ruta a valutare attentamente le sue mosse, considerando che l'alleanza con il centrodestra potrebbe rappresentare la scelta più pragmatica e vantaggiosa per il futuro di Campobasso.

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