Il grido di aiuto dei pendolari treno Campobasso-Roma: un disastro, organizzazione stile Far West - Molise Web giornale online molisano
Mercoledì - 26 Giugno 2024

Il grido di aiuto dei pendolari treno Campobasso-Roma: un disastro, organizzazione stile Far West

Per anni, i pendolari della linea Campobasso-Roma hanno seguito, loro malgrado, le vicissitudini di un servizio ferroviario gestito male e controllato ancor meno. "Una realtà che segnerebbe in senso negativo ogni fantasia. Binari oscuri, treni in condizioni peggiori, una rete ferroviaria inefficiente e un'organizzazione stile Far West" denunciano i pendolari in una nota inviataci.

I pendolari raccontano di aver criticato, denunciato ed esposto ogni genere di problema senza ottenere riscontri dalla Regione. "In Trenitalia devono ancora leggere le segnalazioni del 1997!" aggiungono con amarezza. Il quadro desolante del servizio ferroviario sembra peggiorare ulteriormente, senza alcuna risposta da parte delle autorità competenti.

I pendolari segnalano che a partire dai primi giorni di luglio verranno soppresse alcune corse. In particolare, verrà eliminato il treno 5308 delle 7:45 da Isernia a Roma senza prevedere alternative. Dei due treni quotidiani, 5133 delle 19:35 e 5137 delle 20:35, entrambi da Roma Termini a Isernia, ne sarà realizzato solo uno alle 20:15. "Queste soppressioni sono state tenute nascoste per non darne contezza pubblica all'utenza" accusano i pendolari, evidenziando una gestione opaca e poco trasparente del servizio.

Le soppressioni dei treni, secondo i pendolari, rappresentano un'ulteriore dimostrazione dell'incapacità del management aziendale di gestire il servizio. "Quei treni sono particolarmente destinati ai pendolari che per anni hanno fatto sacrifici enormi per adeguarsi agli scempi della linea ferroviaria" spiegano.

Non manca una critica alla scelta dei treni da sopprimere: "Ovviamente la scelta è caduta su treni che non fermano a Cassino! Se proprio si voleva risparmiare, perché non si è pensato di riorganizzare il treno 5310 delle 9:35 da Isernia a Roma Termini, che ha un orario perfettamente inutile anche per un semplice turista, o uno dei treni 5119 delle 13:07 o 5121 delle 14:35 da Roma Termini a Isernia?"

Un altro punto critico sollevato dai pendolari riguarda l'investimento di milioni di euro sull'elettrificazione della rete, che risulta ancora incompiuta. "Qual è il senso di questo investimento?" si chiedono. "Recentemente si parlava di treni ad idrogeno, uno slogan che a noi ha richiamato subito l'immagine di palloni gonfiati!"

La metodologia adottata per gestire il servizio ferroviario è definita pessima dai pendolari. "Tace il controllato e tace il controllore, mentre i cittadini di questa sfortunata landa desolata si chiedono con che faccia si parli ancora di sviluppo del Molise e con quale prosopopea si finga ancora sdegno quando si ventila la soppressione della Regione come entità amministrativa" concludono amaramente.

Un Grido di Aiuto

In definitiva, i pendolari si sentono abbandonati e traditi. "Siamo figli di nessuno: trasporti, sanità, scuola, turismo… siamo miserabili, sconfitti, abbandonati a noi stessi." L'appello dei pendolari è un grido di aiuto che chiede ascolto, risposte concrete e un impegno reale per migliorare un servizio essenziale per la vita di tanti cittadini.

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