Ieri mattina, davanti al Giudice per l'udienza preliminare presso il tribunale di Isernia, si è tenuta un'udienza ricca di novità. I difensori di Irma Forte, accusata dell'omicidio del marito a Santa Maria del Molise, hanno presentato una perizia di parte che attesta l'incapacità della donna di intendere e volere al momento del delitto.
Il collegio difensivo, inizialmente orientato verso l'ipotesi di legittima difesa, ha ora introdotto anche l'argomento dell'incapacità presunta di Irma Forte nel comprendere le conseguenze del suo gesto, cioè il colpo mortale inflitto alla testa del marito con un pezzo di legno. Gli avvocati Rivellino e De Rubertis stanno quindi conducendo una difesa astuta, articolata e su due fronti, mostrando chiaramente di agire con determinazione per salvare la propria assistita.
Sarà necessario attendere le sue conclusioni, alle quali il Gup si atterrà per decidere se mandare o meno a processo Irma Forte. Se venisse accertata l'incapacità di intendere e volere al momento dell'omicidio, la donna potrebbe addirittura evitare il processo in corte d'assise perché non punibile.
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