Una lettera aperta, per il continuo mancato pagamento degli stipendi, è stata consegnata questa mattina al Prefetto di Campobasso dagli autisti dell'ATM . L'appello al Prefetto e alla politica per riuscire a risolvere un problema ormai vitale
«Noi firmatari di questa lettera aperta, tutti operatori di servizio – chiamati comunemente autisti - svolgiamo un lavoro che siamo onorati e orgogliosi di rendere alla comunità, e che da sempre assolviamo con grande senso di responsabilità, al punto da avere sino ad oggi, pur senza alcuna risorsa, accettato di espletarlo con puntualità e dedizione nel superiore interesse pubblico. E ciò, nonostante le inopinate, ingiuste e molteplici sofferenze e difficoltà causateci dall’assenza sistematica della certezza e puntualità della “sudata” retribuzione.
Questo è un fatto grave che incide non solo sul nostro equilibrio psico-fisico, creandoci turbamento ed angoscia, ma soprattutto sottrae a noi ed alle nostre famiglie – per lo più monoreddito – l’unica fonte di sostentamento. Eppure, se sino ad ora abbiamo cercato in ogni modo di rendere il servizio, adesso siamo arrivati ad un punto per così dire “di non ritorno” che ci porta a dover avvertire fin d’ora, e nostro malgrado, che a breve potrebbe non dipendere dalla nostra volontà il continuare a farlo. E la ragione è molto semplice: oltre a non poter più far fronte, per noi e i nostri cari, alle elementari esigenze di vita quotidiana, ci troviamo nella deprecabile condizione di non avere neanche i mezzi economici per poter raggiungere le sedi lavorative di pertinenza, e non certo per nostra colpa o volontà!»
«Con rammarico, quindi, e sotto diversi punti di riflessione, afflitti da profondo senso di sconfitta, frustrazione ed impotenza, siamo costretti a fa presente che, in difetto di pagamento da parte del nostro datore di lavoro delle mensilità non pervenute (ai più fortunati manca “solo” il pagamento delle mensilità di novembre, 13ª, dicembre 2022 e a breve gennaio, mentre altri devono ancora vedersi corrispondere quelle di ottobre e/o finanche alcune mensilità di anni addietro compreso il 2019!!!) i sottoscritti potrebbero trovarsi nella sciagurata condizione materiale di non riuscire ad assicurare il servizio pubblico in epoca più che prossima. Non è nostra intenzione suscitare un senso di pena, con quello non si mangia, ma vogliamo semplicemente condividere quel senso di frustrazione che da diverso tempo riempie le nostre giornate, sia durante il lavoro, sia dopo quando si torna a casa in famiglia».
Gli autisti dell’A.T.M. S.p.A.
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