Isernia. Operazione "Squadra Mobile": Blitz contro l’illecito smaltimento di rifiuti - Molise Web giornale online molisano
Domenica - 02 Giugno 2024

Isernia. Operazione "Squadra Mobile": Blitz contro l’illecito smaltimento di rifiuti

Dal 13 al 15 maggio 2024, la Polizia di Stato ha condotto una vasta operazione su tutto il territorio nazionale per contrastare l’illecito stoccaggio e smaltimento dei rifiuti. L’operazione, che ha coinvolto ben 33 province italiane, è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e ha visto la partecipazione delle Squadre Mobili e delle Sezioni Investigative Speciali per il Contrasto alla Criminalità Organizzata (SISCO), con il supporto specialistico delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e della Polizia Stradale. In alcune province, vista la specificità operativa, sono state coinvolte anche le strutture periferiche del Corpo Nazionale della Capitaneria di Porto.

L’operazione ha portato al controllo di oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio di rifiuti, di cui 40 sono state sequestrate. Sono stati identificati più di 1763 soggetti, 103 dei quali denunciati in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti. Due persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono state rilevate oltre 85 violazioni amministrative per un importo superiore ai 200 mila euro.

Attività nella Provincia di Isernia

Nella Provincia di Isernia, le operazioni sono state condotte congiuntamente alla SISCO di Campobasso e all’ARPA Molise. Lunedì 13 maggio sono stati effettuati diversi sopralluoghi cruciali:

  • Depuratore comunale delle acque reflue di Isernia: Gli agenti, insieme ai tecnici dell’ARPA, hanno prelevato campioni di acqua dal depuratore e dal fiume Carpino, sia a monte che a valle dello scarico dell’impianto, per eseguire successivi esami di laboratorio.
  • Area abbandonata - ex azienda avicola a Isernia: In quest’area, caratterizzata dalla presenza di capannoni con copertura in eternit, sono stati prelevati campioni con l’ausilio dei Vigili del Fuoco per ulteriori analisi.

Nei giorni successivi, martedì 14 e mercoledì 15 maggio, l’attenzione si è concentrata su alcune cave per l’estrazione di materiale calcareo:

  • Controlli con contatore geiger ed elettromagnetometro: Questi strumenti sono stati utilizzati per misurare le radiazioni dannose e verificare la stratificazione del terreno, rilevando la presenza di agglomerati fluidi o melmosi sepolti in profondità. I controlli non hanno rilevato anomalie.

Obiettivi e Risultati dell’Operazione

L’operazione rientra in una più ampia strategia di prevenzione e monitoraggio della Polizia di Stato, volta a contrastare i crimini ambientali che, oltre a rappresentare una significativa fonte di illecito profitto, mettono in pericolo la salute dei cittadini e l’integrità del territorio. Le attività di verifica e istruttoria sui siti controllati proseguiranno nei prossimi giorni, sotto la supervisione delle singole Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale, per accertare ulteriori eventuali illeciti amministrativi e penali.

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