A pochi giorni dalla scadenza di tutti gli ausili decretati dall'ultimo bilancio, il governo Meloni approverà un altro decreto Bollette per sostenere le spese di luce e gas delle famiglie e delle imprese italiane. Secondo quanto comunicato da fonti governative, il nuovo dl sarà approvato dal Consiglio dei ministri martedì prossimo, il 28 marzo, e costerà 4,9 miliardi di euro.
Il bonus sociale sarà rinnovato, anche se il rinnovo sarà valido solo fino giugno 2023, poi il governo valuterà nuovamente in base alla situazione del mercato dell'energia e dell'economia italiana.
Continuano gli interventi sul prezzo dell'energia, che dovrebbe vedere una proroga dell'Iva sul gas al 5%. Normalmente, l'imposta è fissata al 10% oppure al 22% per il metano, lo scorso anno però il governo Draghi aveva deciso di abbassare l'imposta per contenere i costi in bolletta, decisione confermata dall'esecutivo di Giorgia Meloni.
Per quanto riguarda le bollette del gas, per il momento, rimarranno nulli anche gli oneri di sistema, discorso diverso invece per l'energia elettrica dove invece gli oneri torneranno e porteranno quindi ad un aumento della fattura.
Secondo quanto riporta Fanpage inoltre, sono stati confermati i crediti d'imposta per le imprese.
«Per quanto riguarda il riscaldamento, il decreto dovrebbe muoversi su due piani. Da una parte, ci sarà un "contributo temporaneo" per compensare in parte le spese fatte per riscaldarsi, senza limite di reddito. Si tratterà probabilmente di una somma relativamente ridotta, dato che i mesi da aprile in poi richiederanno meno riscaldamento dei precedenti.
Dal 1 ottobre 2023, invece, partirà un regime di "consumo standardizzato" i cui dettagli sono ancora "da definire", ha sottolineato il governo. In pratica, si parla di uno sconto in bolletta per il riscaldamento se il prezzo supera una certa soglia. Resta da chiarire quale sarà questa soglia.
Lo stesso vale per i crediti d'imposta, che saranno mantenuti, "con un sistema diverso se il prezzo supera una certa soglia". Anche in questo caso, i dettagli andranno definiti nei giorni che mancano prima della riunione del Consiglio dei ministri. È già stato chiarito, comunque, che i crediti riguarderanno tutte le imprese – non solo quelle energivore – e si applicheranno alle spese dell'elettricità e del gas».