L' avvocato Vincenzo Iacovino non si ferma. Dopo la bocciatura dei ricorsi contro il Pos da parte del Tar Molise, ha davanti due strade: chiedere che venga fissato presto il giudizio di merito e chiedere un appello cautelare.
“Nello specifico il Tar Molise - sostiene Iacovino sui social- con questa decisione cautelare non si è espresso circa il merito della vicenda, lasciando invariate le numerose criticità oggetto del Piano Operativo Sanitario.
L’ordinanza evidenzia che “l’atto impugnato ha natura solo programmatoria, e non possiede, pertanto, una concreta e immediata efficacia lesiva degli interessi della parte ricorrente e che soltanto con l’eventuale adozione dei provvedimenti attuativi dell’atto programmatorio potrà essere eventualmente riscontrata, in concreto, una portata lesiva del POS, la quale allo stato si presenta invece non attuale, ma solo meramente potenziale”.
I comitati e i comuni ricorrenti preannunciano che stano valutando l’ipotesi di un appello cautelare ed in ogni caso chiederanno la fissazione dell’udienza di merito confidando in un accertamento dell’eccepita nullità del PSO, per mancato coinvolgimento della conferenza dei sindaci, delle associazioni di categoria e dei cittadini, come già’ deciso dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.116 del 2020 con riguardato al POS 2015-2018 sempre della Regione Molise.
In ogni caso restiamo vigili e siamo pronti a formulare motivi aggiunti per impugnare qualsiasi provvedimento attuativo del POS e chiederne la sospensione anche secondo prospettazione del TAR!
Adesso presteremo attenzione anche a chi si mostrerà a favore o contro il POS e la SANITA PUBBLICA nei fatti!
IL MOLISE PARTE CIVILE ESISTE E RESISTE!".