Il Molise fa scuola. Promossa la sceneggiata Giuseppe-Elly. L’ironia a volte fa bene al popolo - Molise Web giornale online molisano
Giovedì - 25 Aprile 2024

Il Molise fa scuola. Promossa la sceneggiata Giuseppe-Elly. L’ironia a volte fa bene al popolo

Giuseppe Di Lorenzo scrive un articolo proverbiale sull’amore tra i 5 stelle e il Pd ma dimentica di citare la scuola ove i due leader, Giuseppe e Elly hanno studiato la tecnica conclamata dello spaccasassi e di come si dice oggi quello che è vecchio già ieri. Alla scuola “Molise” anche la Meloni, Salvini, Fratoianni e persino Bonelli che ama l’ecologia ma apprezza lo scempio ambientale dell’eolico e il fotovoltaico a terra che toglie terreno all’agricoltura e cancella la biodiversità. Istituita da Berlusconi in tempi non sospetti, grazie all’amicizia tra questi e Michele Iorio, la frase che troviamo sopra la facciata del palazzo che la ospita: “Gli amici si riconoscono nel momento del bisogno”. Berlusconi era un visionario e a Rettore della scuola pose il già ministro Franceschini. Promosse professoroni della coerenza e a capo del Corso di Laurea promosse un duo d’eccezione composto da Travaglio e Scanzi.

Supplente alla reggenza il mitico Bruno Vespa che si oppose e ottenne così un altro direttorio che pose la prima pietra per l’istituzione del Corso di Laurea della sezione “pillole amare digeribili in 5 minuti”. Molto si chiesero perché Berlusconi ebbe a interessare il Molise all’istituzione di una scuola politica così importante proprio in Molise e perché, soprattutto, la materia d’insegnamento ricadde sulla politica della contraddizione. La risposta venne data dall’allora direttore generale di Palazzo Chigi, correva l’anno 2018 :” La politica ha necessità di trovare delle vie traverse poiché le vie ordinarie sono tutte occupate da chi della politica ne ha fatto mestieranza e capacità di non essere scalfiti nel perdere le poltrone. Oggi necessita una vera rivoluzione e questa può arrivare solo se si è capaci di vestire bene nonostante si voglia parlare al popolo che guarda agli stracci nei cassonetti per potersi vestire. Siccome in politica non esistono legami eterni, meglio essere precursori dei cambiamenti con un bagaglio culturale che rende i migratori della politica forti e coesi nell’idea di poterne far condizione di prestigio e non sottovalutare la potenzialità di essere partecipi all’accoltellamento politico alle spalle. Anche questa è un’arte e che venga studiata bene al fine conseguire una laurea che si renderà utile per il proseguo delle attività politiche, di destra o sinistra che siano, se civiche meglio così non ci si etichetta e si potrà stare ovunque e usare coltelli calibrati, appuntiti e senza la necessità di arrotarli spesso. Non a caso nella scuola si dovrà vestire con pochette e agire da capopopolo”. Pazzesca intuizione di un Berlusconi alla fine della sua carriera politica, che oggi arride a chi del titolo dal 110 e lode ne ha tratto il meglio. Non a caso il “caso” PD/M5S, non è isolato ma l’emblema della classe politica formatasi dietro il portone di quella scuola che sempre più amplia il numero degli iscritti. Il Molise guarda dall’alto in basso e promuove a pieni voti la legge del voltagabbana.

Prima le elezioni Regionali che hanno visto alleanze dismesse al momento dell’urna e buttare a mare una mal digerita alleanza che vedeva a capo l’ex sindaco di Campobasso Gravina. Prima ancora le Comunali di Isernia dove sembra esserci calma piatta e invece sgambetti e irriverenze sono sempre all’ordine del giorno, non ultima la notiziona dell’allontanamento dell’assessore Di Baggio. Ma non dimentichiamo le provinciali campobassane e le prossime per l’elezione del consiglio della provincia di Isernia. Il bravo Manolo Sacco già ha avvertito i discenti con il suo voto favorevole al bilancio a firma centro sinistra del Sindaco Saia. La mezza vittoria in Sardegna aveva acceso speranze unitarie che immediatamente sono state cancellate in Abruzzo, si manifestano disciolte in Basilicata, in Piemonte e l’apoteosi è tutta a diritto della Puglia, casa di Conte, Decaro, Emiliano. L’avvocato del popolo aveva lanciato l’Opa per la scalata PD guardando dall’alto verso il basso. Conoscendo i polli ha sguinzagliato i lupi per trarne vantaggio immediato e far bottino di voti alle europee – i 5 stelle ne hanno concretamente fatto una battaglia contro ma l’appetito è troppo forte da tamponare – danneggiando senza pari quel campo largo che essendo troppo largo e non avendo la cintola, è scivolato via dal cavallo dei due indossatori che della palestra e della dieta son fanatici. Poi, vedere al tavolo del 13 apostoli, al fianco di Gesù, un Fratoianni che unito alla cintola di Bonelli, fa ancora più specie soprattutto per chi della sinistra ne poteva essere l’erede universale. E la destra? Opps… del Centro Destra? Non è difficile pronunciarsi vedendo i voti di laurea della Meloni e Salvini in primis. Il 110 e lode, guadagnato sul campo e nel tempo, li rende imbattibili e concorrenti alla Palma d’Oro a cui chiaramente gareggiano Giuseppe e Elly. Il Burraco è solo una scusa e le martellate suonano come campane su un’incudine incandescente. Anche la Guerra fratricida tra Ucraina e Russia mostra contraddizioni e grande sudditanza verso gli USA e la Cina da parte di chi vuole giocare a volley e fare la schiacciatrice nonostante le doti fisiche adatte a altro sport o posizione, da parte di chi protesta per la mancanza di uniformi e pattuglia per un giorno, per protesta, in mutande. Stesse contraddizioni nel mondo dei marchi osannati quali made in Italy ma vengono prodotti in Cina favorendo caporalato verso lavoratori mal pagati e in nero. Per non parlare di Assessori all’agricoltura che vorrebbero coprire i terreni fertili delle loro regioni con pannelli fotovoltaici disdegnando i favorevoli adattatori quali tetti, aree dismesse, parcheggi e di chi come in Molise, aspetta le autorizzazioni per rendere fresca la regione prima di calore grazie all’istallazione di ben 500 parchi eolici che porteranno danaro fresco a società senza scrupoli. Se il Molise fa scuola, la Puglia ci ha sottratto oltre l’acqua anche l’Università della contraddizione.

I 5 stelle si sottraggono all’alleanza con il PD, ma non ritira i suoi assessori minacciando di ampliare la lotta e spanderla sino all’uso degli spaghetti alla Giudiaca. Anche per questo il Molise merita però un premio. La prima pietra scagliata contro la scellerata alleanza avvenne in Molise e si sta consolidando alle comunali di Campobasso e Termoli con una vera raccolta in sacchi di iuta che scioglieranno i loro laccioli a breve, non vi è dubbio. Così però si fa del male?  Chi è sena peccato scagli la prima pietra e a forza di incassare pietre nello stomaco, però, prima o poi non si riuscirà più dall’ospedale.

di Maurizio VARRIANO

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