Comunali Campobasso, Forte: «C'è bisogno di una città che non lasci indietro nessuno» - Molise Web giornale online molisano
Giovedì - 25 Aprile 2024

Comunali Campobasso, Forte: «C'è bisogno di una città che non lasci indietro nessuno»

Questa mattina la candidata sindaca del campo largo del centrosinistra, Marialuisa Forte, ha illustrato le proposte programmatiche per la coesione ed inclusione sociale in previsione delle prossime elezioni comunali a Campobasso

 

CAMPOBASSO. Campobasso coesa e inclusiva. E’ questo l’obiettivo prioritario del programma elettorale della candidata sindaca della coalizione progressista Marialuisa Forte. “Una città che non lascia indietro nessuno, che offre garanzie a tutti. Vogliamo prenderci cura della nostra città, vogliamo abbracciare tutte le campobassane e i campobassani, soprattutto quelli che non hanno un salario dignitoso, quelli che non hanno un reddito, tutte le persone più fragili che hanno bisogno di un sostegno”.

Così Marialuisa Forte ha aperto la conferenza stampa per illustrare le proposte programmatiche per la coesione ed inclusione sociale per la città di Campobasso. Tra le priorità c’è il salario minimo garantito. “E’ stato introdotto per la prima volta dal Comune di Firenze – ha spiegato la candidata sindaca – e noi vorremmo essere la seconda città d’Italia a prevedere il salario minimo di nove euro lordi l’ora per tutte le persone che lavorano per il Comune di Campobasso attraverso enti, cooperative, strutture che si occupano delle mense scolastiche, delle pulizie dei locali comunali, dei servizi sociali dell’Urp che prestano servizi ad anziani e disabili. Vogliamo che tutti i lavoratori abbiano un salario dignitoso. Un diritto sancito dalla Costituzione.  Un segno di civiltà”.

Come secondo punto c’è l’introduzione dei patti sociali. Venuto meno il reddito di cittadinanza, i dati Istat appena pubblicati confermano l’aumento della povertà in tutta Italia, soprattutto al Sud. “E’ necessario reintrodurre i patti sociali cioè erogare dei contributi, in base a criteri prestabiliti, alle famiglie disagiate e alle persone bisognose in cambio di un loro impegno civile e sociale”.

Come terzo obiettivo c’è l’istituzione degli uffici di prossimità nelle periferie, nei quartieri più distanti e nelle contrade. “Spostando il Palazzo dal centro alle zone più lontane, utilizzando ad esempio dei locali dismessi dal Comune, si riuscirà a fornire un servizio di segretariato sociale che aiuti le persone nel disbrigo delle pratiche e delle procedure di carattere amministrativo. A questo si aggiungerà – ha continuato la candidata sindaca- il taxi sociale dedicato a tutte quelle persone che, per vari motivi, non riescono  a raggiungere un ufficio comunale, uno studio medico o più semplicemente il cinema o il teatro”.

Il quarto punto è un Pronto Intervento sociale e civile. “Vogliamo istituire un numero unico, 08740874, attivo sette giorni su sette, a cui tutti i cittadini possono rivolgersi sia per segnalare dei disservizi ma soprattutto il numero servirà per richieste e istanze di carattere sociale, di disagio psicologico, di solitudine. Il numero sarà collegato ai servizi sociali e in caso di pericolo, anche alle Forze di polizia”.

Non si tralascia il diritto alla salute con l’introduzione, attraverso un braccialetto, di un telecontrollo dei parametri vitali a distanza per gli over sessantacinque. In questo modo si potranno monitorare i parametri e segnalare eventuali anomalie. Resta inteso che il braccialetto non sarà imposto ma sarà fornito solo ai cittadini interessati ad averlo.

Infine, ma non meno importante, l’istituzione di un albo per l’affido socio culturale. Se in una famiglia costituita, ad esempio, da un padre solo o una madre sola, non si riesce a seguire i figli nelle varie attività, ci saranno delle persone pronte a prestare il loro tempo volontariamente per aiutare questi ragazzi in tutti i settori, dalla scuola, allo sport.

“Alcune di queste azioni sono state già avviate – ha precisato Marialuisa Forte – noi vogliamo potenziarle e introdurre delle novità. Naturalmente si tratta di una bozza programmatica che vogliamo condividere con il partenariato sociale confrontandoci anche con tutti i cittadini che devono considerare Campobasso come la loro città. Una città coesa e inclusiva”.

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